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La storia di Chiavari

Chiavari, Il capoluogo del Tigullio

L'antica Clavarium (chiave delle valli) fu centro urbano a partire dal VIII- VII secolo a.C.
Chiamata anche Tigullia poiché capoluogo della regione del Tigullio.
Nell'XII secolo d.C.  vennero costruiti il Castello, le mura ed i portici del Carruggio.

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I Genovesi infatti  si erano espansi in quest'area che occuparono definitivamente nel 1167; ancor oggi è possibile vedere i resti de,l'antico Castello costruito in quegli anni.
Da lì contrastarono l'avanzata della famiglia dei Fieschi e successivamente dei Malaspina.
Nel 1178 nasce il borgo fortificato di Chiavari.

La Potestà di Genova controllò la zona per tutto il Medioevo favorendo lo sviluppo economico ed il prestigio della cittadina.
Nel 1243 Chiavari divienne un libero comune e poco dopo fu sede del Vicariato della Riviera Orientale. Conquistata dai Fieschi, fu feudo fliscano fino al 1332, quando torna sotto l'orbita della Repubblica Genovese, che la scelse come capoluogo del Tigullio e della Val Fontananbuona.
Dal 1648 prende il titolo di Città della Republlica di Genova.
Tra il 1656 ed il 1657 la città è colpita dalla peste, che causa numerose vittime e provoca una notevole crisi demografica ed economica. Si riprende lentamente il secolo successivo, quando si decide di abbattere le mura ad ovest e di ampliare così la città costruendo nuovi quartieri.
Nel 1747 viene invasa dagli austriaci e nel 1797 dalla truppe napoleoniche.

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Il territorio del Tigullio, insieme al quello Spezzino e del parmense andarono a formare il Dipartimento degli Appennnini, del quale Chiavari fu capoluogo fino al 1814, anno della sconfitta napoleonica.
A seguito del Congresso di Vienna del 1815 fu deciso lo scioglimento della repubblica ligure e l'annessione del territorio al Regno di Sardegna: Chiavari fu capoluogo di provincia dal 1817 al 1959.
Con l'annessione al Regno d'Italia, nel 1860, la città viene 'declassata' a semplice comune in seguito alla nascita della provincia di Genova.
Il fenomeno dell'emigrazione fu particolarmente diffuso tra l' ottocento ed il novecento, soprattutto verso l'America latina, in primo luogo il Perù: là ancor'oggi sono comuni cognomi di chiara origine chiavarese. L'emigrazione è testimoniata anche dal nome di numerose strade di Chiavari, come Corso Buenos Aires, Corso Lima, ecc).